Le aziende sono alla costante ricerca di soluzioni innovative per ottimizzare lo sviluppo del prodotto, in modo tale da portare più velocemente i prodotti sul mercato.
Molti team di ricerca e sviluppo si ritrovano ostacolati da alcuni aspetti: processi rigorosamente sequenziati, rigide ripartizioni di responsabilità tra funzioni come ingegneria e marketing o un ristretto focus sull’innovazione interna.
La tecnologia ha introdotto molte interessanti innovazioni nella ricerca e sviluppo di prodotti per aiutare le aziende a lanciare nuovi prodotti, dall’innovazione crowdsourcing ai prototipi di realtà virtuale.
Un altro modo in cui le aziende stanno rendendo più efficace l’innovazione di prodotto è quello di digitalizzare ogni fase dello sviluppo del prodotto e mettere in atto modelli predittivi in grado di determinare le migliori possibilità di successo di un prodotto.
Il PLM digitale ha la capacità di:
- gestire la pianificazione del prodotto, i test, le formule, le specifiche, l’imballaggio e le decisioni normative in un ambiente digitale;
- completare la maggior parte delle fasi del ciclo di vita del prodotto, compresa la pianificazione, la ricerca, lo sviluppo, la produzione e l’analisi dei rischi;
- analizzare linee di prodotti e portafogli con l’analisi dei dati;
- sfruttare l’accesso ai dati in tempo reale da dispositivi interconnessi, sensori, sistemi esterni e portali aperti per input e feedback interni e dei consumatori;
- accelerare i tempi di commercializzazione con test di ricerca e prove.
La maggior parte dei sistemi PLM attuali permette di gestire le specifiche dei prodotti associati, ma molti non consentono agli utenti di eseguire simulazioni di dati in tempo reale e progettare esperimenti. La digitalizzazione del ciclo di vita del prodotto inizia con il disaccoppiamento degli asset di prodotto dai diversi sistemi e gruppi in cui vivono in un sistema PLM digitale.
Passare al digitale in qualsiasi aspetto della produzione può essere inizialmente dispendioso in termini di tempo, ma offre delle vere e proprie opportunità alle aziende.
Se l’azienda ha molti fornitori da gestire può utilizzare il PLM digitale per inviare e raccogliere dati sui questionari dei fornitori e incorporare una specifica digitale per le materie prime e l’imballaggio, acquistati all’interno di un portale dei fornitori.
Se il prodotto richiede conformità normative, in particolare per le etichette rivolte ai consumatori, è possibile utilizzare formule digitali, specifiche, modelli di materiali master ed etichette contenenti campi per i dati di prodotto raccolti tramite dispositivi, sensori, ricerca, fonti legislative e altre fonti di dati convalidati.
Se l’azienda ha bisogno o desidera una migliore integrazione tra il sistema ERP e lo sviluppo del prodotto, il PLM digitale ha la capacità di integrare i dati ERP nel ciclo di vita del prodotto, legando i processi contabili allo sviluppo del prodotto.
Con un solido team di product developers è possibile adottare e gestire un PLM, in modo da impostare e notificare digitalmente collaudatori e revisori dei prodotti, consentendo una rapida collaborazione ed accesso alle informazioni tra i reparti in ogni fase dello sviluppo del prodotto.
In conclusione, il PLM digitale influisce positivamente sullo sviluppo del prodotto di un’azienda ed il suo più grande successo è ridurre significativamente i costi di produzione e il time-to-market.